Hai domande da porci? Noi abbiamo le risposte!
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E’ opportuno controllare la pressione del proprio impianto ogni 2-3 mesi nel periodo estivo, nel periodo invernale invece 1 volta al mese. Il manometro della vostra caldaia deve essere regolato tra 1-1,5 bar. Se la pressione scende al di sotto del valore minimo è necessario ripristinarla. Questa operazione può essere eseguita tranquillamente dall’utente verificando nel manuale istruzioni della caldaia. Ricordiamo che è considerato nella norma il ripristino della pressione nella misura di un massimo di 2-3 volte durante la stagione invernale. Se il ripristino è più frequente occorre contattare il vostro centro assistenza tecnica di fiducia per concordare un controllo della caldaia.
E’ opportuno controllare la pressione del proprio impianto ogni 2-3 mesi nel periodo estivo, nel periodo invernale invece 1 volta al mese. Il manometro della vostra caldaia deve essere regolato tra 1-1,5 bar. Se la pressione scende al di sotto del valore minimo è necessario ripristinarla. Questa operazione può essere eseguita tranquillamente dall’utente verificando nel manuale istruzioni della caldaia. Ricordiamo che è considerato nella norma il ripristino della pressione nella misura di un massimo di 2-3 volte durante la stagione invernale. Se il ripristino è più frequente occorre contattare il vostro centro assistenza tecnica di fiducia per concordare un controllo della caldaia.
Per pulizia si intende il controllo e la manutenzione della caldaia, durante tale operazione si procede ai seguenti controlli:
In generale, la pulizia della caldaia comprende tutte quelle operazioni che servono al mantenimento dello stato di efficienza dell’impianto, in modo che possa rispondere alle funzioni richieste.
La prova fumi invece è l’analisi della combustione (concentrazione di ossido di carbonio e la fumosità). Si verifica che i valori siano entro i limiti fissati per legge e si controlla il rendimento (efficienza energetica). In questa fase si evidenziano eventuali anomalie che possono anche risultare pericolose (ad esempio nelle caldaie dette a “camera aperta”).
La frequenza con cui va eseguito il controllo della caldaia e l’analisi di combustione non segue regole univolche.
Il DPR n. 74 del 2013 stabilisce che le operazioni di manutenzione ordinaria devono essere eseguite da ditte abilitate, secondo le disposizioni e la frequenza indicata nelle istruzioni tecniche fornite dalla ditta costruttrice (libretto d’istruzioni)
Generalmente le case costruttrici raccomandano un controllo annuale.
Sulla frequenza della prova fumi vi consigliamo di verificare sul sito del vostro Comune di appartenenza
Leggi di più:
http://energia.regione.emilia-romagna.it/notizie/2014/controllo-degli-impianti-termici
No, la legge prevede che su tutte le caldaie indipendentemente dalla tipologia venga fatta la manutenzione ordinaria e l’analisi di combustione (o prova fumi).
No, non essendo adibito ad impianto termico (il riscaldamento dell’abitazione per intenderci), non necessita dell’analisi di combustione, né del rilascio del bollino. E’ comunque consigliato un controllo generale ogni 1-2 anni.
L’impianto termico con potenza <35 kW deve essere accompagnato da:
Lo scaldabagno a gas, non facendo parte dell’impianto termico, deve essere accompagnato da:
· Dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore abilitato;
· Libretto d’uso e manutenzione dello scaldabagno rilasciato dal produttore
Il monossido di carbonio è un gas che si forma quando un combustibile (legna, gas, gasolio) brucia in un ambiente con quantità di ossigeno scarsa o assente. In alte concentrazioni questo gas può essere letale in quanto è inodore e insapore.
Per evitare situazioni di pericolo occorre avere i seguenti accorgimenti:
Ecco perché è importante un controllo annuale della propria caldaia ed un’analisi fumi secondo le disposizioni di legge.